Chiamiamo in causa lo Stato. Noi siamo stati abbandonati e intanto i brigatisti erano in vacanza

“Insieme a mio figlio Luca ho dato mandato al nostro legale di intraprendere una serie di azioni legali nei confronti dello Stato italiano per i danni innumerevoli ed ingiustificati, morali e materiali”. 

Roma, 21 gen. – “Insieme a mio figlio Luca ho dato mandato al nostro legale, avvocato Valerio Vartolo, di intraprendere una serie di azioni legali nei confronti dello Stato italiano per i danni innumerevoli ed ingiustificati, morali e materiali riguardanti il caso Moro. Mentre ex brigatisti facevano i vacanzieri in giro per il mondo noi vivevamo una solitaria agonia ad oggi lunga quarantuno anni. Lo Stato italiano deve essere chiamato pesantemente in causa a rispondere delle proprie “inadempienze”. Le vittime sembrano proprio non interessare allo Stato tranne che per qualche applauso nelle ricorrenze di rito.
Lo Stato non si è limitato a voltarci le spalle, ma ci ha trattato – nel migliore dei casi – con indifferente sufficienza.
È dunque giunta l’ora che questo Paese – che era anche il nostro – faccia la figura orribile che si merita agli occhi di tutto il mondo”.
È quanto dichiarano Maria Fida Moro e Luca Moro, rispettivamente figlia primogenita e nipote di Aldo Moro.