Mio figlio Luca ed io abbiamo deciso di raccogliere le firme degli italiani perché sia applicata la legge in favore delle vittime del terrorismo anche nei confronti di Aldo Moro, specificando quanto segue:
lo facciamo per il denaro? Anche! Sì, perché ci spetta, perché siamo discriminati a tutti i livelli fin dal 16 marzo 1978. Ma soprattutto perchè papà non deve essere discriminato a sua volta.
Quando era in vita non si è limitato a non rubare niente (cosa giusta e doverosa), ma ha devoluto la sua intera indennità ai bambini poveri del sud perché potessero studiare. Così facendo, inconsapevolmente ha leso noi.
Ma il problema vero è che lo stato, che non perde occasione di invocare la legalità, non può ignorare Aldo Moro come se non fosse, a sua volta, vittima del terrorismo, tanto che la data della sua morte è stata scelta come giorno del ricordo di tutte le vittime. La legge vale in favore di ogni vittima e quindi anche per mio padre e per me.
E' impensabile che non venga applicata per la persona che ha avuto la sorte più terribile, visto che è stato rapito e tenuto prigioniero per 55 giorni ed ha subito un'agonia inenarrabile.
Non basta: Aldo Moro è fonte di indebita visibilità per troppi in malafede. Serve a strappare applausi immeritati in quanto sarebbero destinati a mio padre e non all'oratore di turno. E se non fosse morto tragicamente molti sarebbero rimasti dei "signor nessuno", invece di pavoneggiarsi ingiustamente.
Comunque la storia di papà e la sua luminosa vita sono tutte da scrivere e raccontare. Una bimba dello Sri Lanka della V elementare mi ha chiesto una volta se sarebbe stato corretto dire che papà era il natale per noi. Sì, è così! Infatti per "i profughi della Casa dei Cento Natali" mai più tornerà il Natale. Criticateci pure se pensate che noi chiediamo questo per una mera ragione economica e non per il principio, ma mentre ci criticate ricordatevi che non abbiamo scelto noi di essere vittime del terrorismo e se c'è una legge promulgata dal parlamento deve valere per tutti oppure per nessuno.
Infine se pensate che essere figli di una persona importante significhi essere favoriti vi sbagliate di grosso, perché chi ha il potere e non lo esercita per se e per i suoi, è alla mercé di forze oscure, come la storia insegna. Adesso non è più il momento di "Moro vivo nella verità", il nostro primo sito, ma visto che, a tempo debito, nessuno ha fatto niente per salvarlo è il momento di "salviamoaldomoro.it".
Voglio proprio vedere quanti italiani sceglieranno la scomoda, ma luminosa via della verità, e se saranno capaci di esporsi e per questo perdere qualcosa in favore della vita mancata di Aldo Moro, spesa "inutilmente" per l'Italia.
Maria Fida Moro
Quando era in vita non si è limitato a non rubare niente (cosa giusta e doverosa), ma ha devoluto la sua intera indennità ai bambini poveri del sud perché potessero studiare. Così facendo, inconsapevolmente ha leso noi.
Ma il problema vero è che lo stato, che non perde occasione di invocare la legalità, non può ignorare Aldo Moro come se non fosse, a sua volta, vittima del terrorismo, tanto che la data della sua morte è stata scelta come giorno del ricordo di tutte le vittime. La legge vale in favore di ogni vittima e quindi anche per mio padre e per me.
E' impensabile che non venga applicata per la persona che ha avuto la sorte più terribile, visto che è stato rapito e tenuto prigioniero per 55 giorni ed ha subito un'agonia inenarrabile.
Non basta: Aldo Moro è fonte di indebita visibilità per troppi in malafede. Serve a strappare applausi immeritati in quanto sarebbero destinati a mio padre e non all'oratore di turno. E se non fosse morto tragicamente molti sarebbero rimasti dei "signor nessuno", invece di pavoneggiarsi ingiustamente.
Comunque la storia di papà e la sua luminosa vita sono tutte da scrivere e raccontare. Una bimba dello Sri Lanka della V elementare mi ha chiesto una volta se sarebbe stato corretto dire che papà era il natale per noi. Sì, è così! Infatti per "i profughi della Casa dei Cento Natali" mai più tornerà il Natale. Criticateci pure se pensate che noi chiediamo questo per una mera ragione economica e non per il principio, ma mentre ci criticate ricordatevi che non abbiamo scelto noi di essere vittime del terrorismo e se c'è una legge promulgata dal parlamento deve valere per tutti oppure per nessuno.
Infine se pensate che essere figli di una persona importante significhi essere favoriti vi sbagliate di grosso, perché chi ha il potere e non lo esercita per se e per i suoi, è alla mercé di forze oscure, come la storia insegna. Adesso non è più il momento di "Moro vivo nella verità", il nostro primo sito, ma visto che, a tempo debito, nessuno ha fatto niente per salvarlo è il momento di "salviamoaldomoro.it".
Voglio proprio vedere quanti italiani sceglieranno la scomoda, ma luminosa via della verità, e se saranno capaci di esporsi e per questo perdere qualcosa in favore della vita mancata di Aldo Moro, spesa "inutilmente" per l'Italia.
Maria Fida Moro